Da ieri, 2 luglio, gli orfani di donne vittime di femminicidio potranno accedere a un fondo specifico.
È quello che prevede il decreto interministeriale pubblicato sulla gazzetta ufficiale.
In particolare, si prevede che i figli (sia minorenni che maggiorenni) delle donne uccise da compagni, mariti, conviventi, ex, padri e fratelli potranno usufruire delle borse di studio, del sostegno per l’orientamento e la formazione per l’occupazione, degli incentivi per le assunzioni, delle spese mediche previste dalla legge che tutela bambine, bambini, ragazze e ragazzi orfani, spesso di entrambi genitori e vittime due volte, perché hanno, in gran parte, assistito alla violenza e all’uccisione della madre e si trovano in molti casi privi di entrambi i genitori.
Anche le famiglie affidatarie verranno sostenute economicamente.
A volte si tratta dei parenti delle vittime (nonni pensionati o zii) che si ritrovano ad affrontare le difficoltà nella più completa solitudine.
Le piccole vittime hanno bisogno di assistenza psicologica, giuridica, sostegno scolastico, aiuto economico e quant’altro.
Il suddetto provvedimento rende disponibili 14,5 milioni di euro per il 2020 e 12 milioni all’anno dal 2021 al 2024.
È giusto che lo Stato non abbandoni, come spesso ha fatto, gli orfani per crimini domestici e le famiglie affidatarie, che, dopo aver affrontato una tragedia inimmaginabile, si ritrovano soli nel loro dolore ed in gravi difficoltà economiche.
Ritengo sarebbe opportuno e doveroso prevedere analogo fondo per le vittime di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.
Le vittime di questo terribile reato, punito ai sensi dell’art. 583 quinquies c.p. con la reclusione da otto a quattordici anni, devono affrontare numerose e costose operazioni. Spesso i carnefici risultano impossidenti e non offrono alcun risarcimento.
Mi auguro che al più presto si pensi a sostenere anche quelle vittime. Oltre che per le operazioni per il corpo, necessarie per salvare le funzionalità degli organi (vista, udito…), anche per la psiche.