Solo negli ultimi decenni, dopo casi eclatanti come quelli di Emanuela Orlandi, Angela Celentano o Denise Pipitone, e grazie al contributo dei media, la società civile e le istituzioni hanno preso consapevolezza del dramma degli scomparsi. Ogni anno centinaia di persone si allontanano dalla propria casa e dai propri affetti, spesso non volontariamente. Alcune scomparse, come quella di Elena Ceste o Roberta Ragusa, si sono rivelate omicidi, pur senza aver trovato il corpo. Altri casi, invece sono stati risolti nelle primissime ore. Quali sono i protocolli che si adottano quando una persona non dà più sue notizie? Quali i tempi entro i quali bisogna rivolgersi alle forze dell’ordine?
Le Forze dell’Ordine che raccolgono la denuncia devono immediatamente iniziare le ricerche. Chi denuncia ha il diritto di chiedere notizie sia alla Procura della Repubblica competente per territorio del luogo dove risiedeva lo scomparso, sia al Prefetto dello stesso territorio sotto il profilo amministrativo; Il familiare dello scomparso può seguire personalmente la duplice procedura di ricerca penale e amministrativa. Penelope onlus affianca queste persone in questa duplice attività fino a quando non avranno una risposta, sia di ritrovamento in vita sia di ritrovamento in morte sia di nessun ritrovamento.
Se lo scomparso non viene trovato nelle prime 48 ore, vivo o morto, difficilmente sarà ritrovato. Con un’efficace ricerca è possibile nelle prime 48 ore arrivare a circa 70%-80% di ritrovamento della persona scomparsa. Ecco perché l’associazione Penelope si é tanto battuta in questi anni affinché venga abbandonata la prassi – seguita per oltre 80 anni – in virtù della quale si invitava chi presentava denuncia ad attendere le famose 48 ore, una regola che giuridicamente non ha mai avuto fondamento di alcun tipo.
In America esiste ‘NameUs’ (National Missing and Unidentified Persons System), il sistema pubblico online che raccoglie tutti i dati degli scomparsi, in Italia non esiste un archivio del genere. Ogni sei mesi il Commissario Straordinario di Governo per le persone scomparse, carica istituita dal presidente Giorgio Napolitano, nel 2007 e oggi ricoperta dal prefetto, Vittorio Piscitelli, fornisce semestralmente i dati delle persone scomparse.
Secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato il 28 luglio 2017, dal 1974 ad oggi abbiamo circa 48.000 persone scomparse, di cui 24.000 minori (2.167 italiani e la restante parte stranieri) e circa 9.500 le donne scomparse, o meglio censite e monitorate nel territorio italiano e di cui si è persa ogni traccia.
Di questo e molto altro abbiamo parlato oggi 28 gennaio con Nino La Lumia, Ruben Razzante, Vinicio Nardo, Nicodemo Gentile, Silvia Bassi, Fabio Di Venosa e Fabio Sbattella