Nonostante si spendano cifre esorbitanti per la sicurezza informatica, gli attacchi ransomware, che limitano l’accesso del dispositivo infettato e comportano la richiesta di un riscatto per rimuovere la limitazione, sono molteplici.
Mi auguro che la Polizia di Stato, supportata dal Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, possa contrastare efficacemente questo fenomeno.
Ogni giorno, a seguito del furto di informazioni riservate, foto, video e quant’altro vengono creati migliaia di falsi profili al fine di truffare gente ignara.
Non solo soggetti deboli (minori, donne sole o persone anziane), ma chiunque in un momento di solitudine o fragilità può cadere nelle trappole della rete.
Limitare il flusso di informazioni da condividere potrebbe essere una buona base di partenza.